La mia vita

Sono nato a Torino nel 1967, qui ho vissuto e vivo tuttora con la mia famiglia

La mia vita? Un grande amore, mia moglie Raffaella (Lella) e i miei figli, due grandi passioni la montagna e la fotografia, il mio lavoro la progettazione meccanica, o almeno lo è stato finora?

In montagna mi ha portato mio padre, fin da bambino in una piccola e sorridente valle alle pendici del Monviso, la Valle Varaita, lì ho imparato a sciare, ad andare in montagna, vi ho trascorso tante estati. Lì ho iniziato a fotografare, mio padre era un ebanista (parola complicata per dire intagliatore in legno) e una volta consegnati i mobili ai clienti era solito fotografarli un po' per ricordo, un po' per realizzare un catalogo dei lavori da mostrare ai suoi clienti. Aveva una vecchia Rollei 6x6, una bella macchina, ma purtroppo grossa e pesante da portarsi in gita, e soprattutto troppo costosa da poter essere lasciata al sottoscritto? Così agli inizi degli anni '80 si decise a comprare una nuova macchina fotografica, era una Yaschica Fx3. Da quel momento è sempre stato nello zaino. In breve tempo l'obiettivo che era dato a corredo non ci bastò più ed allora allargammo il corredo, ed anche il peso sulle spalle nelle gite.

Erano tempi felici, l'adolescenza, l'inizio del liceo, nuovi compagni, nuove esperienze, i gruppi in parrocchia, le gite in montagna, le domeniche sugli sci.

Poi improvvisamente la morte di mio padre, beh, la vita in qualche modo cambia, ma le passioni restano e si rafforzano. La montagna era diventata la mia grande passione, in breve tempo imparai a sciare anche fuoripista, cominciai a fare scialpinismo, ed a arrampicare, le domeniche passavano tra una gita del CAI ed una della Giovane Montagna (non so perchè, ma il caso ha voluto che i calendari delle due associazioni fossero in quegli anni sempre sfalsati). La macchina fotografica era sempre lì nello zaino pronta ad immortalare ogni alba ed ogni tramonto, ogni attimo particolare della mia vita, e di ciò che attorno mi succedeva.

Ma siamo già all'università da qui il tempo passa sempre più veloce, conosco Lella, passano gli anni e gli esami. Passa il servizio militare, ironia della sorte proprio assieme al capitano che aveva redatto alcuni atti inerenti la morte di mio padre, penso che difficilmente potrò dimenticare il capitano Foresta.

Lella si è già laureata, ed è anche diventata avvocato, io sono riuscito a trovare un pazzo che mi assume e così ci sposiamo.

Negli anni che seguono mi metto in proprio e continuo ad occuparmi di progettazione meccanica, e tramite amici in comune faccio la conoscenza dell'ing. Porrone. E così oltre alla meccanica inizio a collaborare su progetti di architettura, sfruttando le conoscenze oramai acquisite sulla modellazione tridimensionale e sui vari software con cui realizzarla. Con lui collaboro alla realizzazione della struttura di sostegno del controsoffitto dell'auditorium di Roma progettato da Renzo Piano, realizzo per conto della PdiO, società di ingegneria, l'intera modellazione della passerella ciclo pedonabile di Beinasco ideata dall'arch. Modena.

Nasce Francesca, poi Giorgio e la vita mia e di Lella diventa sempre più caotica, ma forse ci piace così?

Aver lavorato nell'architettura ha però cambiato in qualche modo il mio modo di vedere le cose, di immaginarle, ha fatto nascere in me il desiderio di poterle rendere visibili nella loro interezza. E allora riparte la ricerca, questa volta fotografica. Non mi accontento più del singolo scatto, ne manca sempre un pezzo, ed ecco che poco a poco nascono i primi lavori di fotografia panoramica, e immediatamente dopo quelli di fotografia immersiva o a 360° che dir si voglia. I primi lavori li ho realizzati per le strutture alberghiere, ben contente di poter mostrare finalmente su internet i loro locali in maniera dinamica ed interattiva, poi le scuole, le associazioni come quella del Parco Naturale della Collina Torinese, fino all'ultimo realizzato presso la Sacra di San Michele ad Avigliana (TO).

La fotografia in qualche modo è entrata a far parte del mio lavoro!